1.2 Introduzione ai Diritti Umani

PERCHÈ SI PARLA DI DIRITTI UMANI?

L’educazione ai diritti umani promuove l’impegno a sviluppare sia la loro conoscenza che l’adesione personale ai principi di uguaglianza, giustizia, dignità, pace, libertà. Essa ingloba anche la dimensione della comprensione internazionale e costituisce il nucleo dell’educazione interculturale.

Lo studio dei diritti umani può essere affrontato sia in una prospettiva di attualità sia in una prospettiva storica, in quanto sviluppo delle grandi questioni sociali. In ogni caso, anche nell’educazione ai diritti le dimensioni cognitiva, morale ed affettiva devono essere connesse.

Uno dei problemi principali dell’educazione ai diritti si colloca però soprattutto nella contraddizione tra le affermazioni di principio ed il loro concreto disconoscimento nel mondo attuale. La semplice proclamazione dei diritti è quindi inefficace se non viene accompagnata dalla conoscenza delle violazioni dei diritti umani.

L’Educazione ai Diritti Umani è quindi fondamentale, deve essere un processo educativo permanente, posto alla base della crescita culturale e sociale di ogni essere umano. La scuola svolge in tal senso un ruolo primario, ma non deve essere l’unico spazio di discussione; d’altra parte, dovrebbe essere noto il concetto che ogni tipo di apprendimento avvenga non solo secondo modalità formali ma anche non formali e informali. Questa distinzione, che verrà approfondita nella lezione seguente, è completata dal concetto di “apprendimento permanente” (istruzione e formazione che possono svolgersi in tutti gli ambiti e in ogni fase della vita). Questa dimensione evidenzia ulteriormente la complementarità tra apprendimento formale, non formale e informale.

Detto questo, si può ben comprendere il motivo che spinge più di un autore ad evidenziare il fatto che non si può parlare solo di educazione-informazione sui Diritti Umani, ma fondamentalmente di Educazione agli stessi.

Educare ai diritti significa non limitarsi trasmettere una serie di nozioni, seppur utili, ma anche e soprattutto favorire l’interiorizzazione di un certo tipo di valori che poi guideranno il comportamento quotidiano individuale. La sola conoscenza, infatti, non basta a cambiare atteggiamenti e comportamenti. Solo un processo a lungo termine, che abbracci tutti gli aspetti della persona, può costituire un’efficace strategia preventiva per la difesa della dignità e della libertà di ogni individuo. L’obiettivo è quindi più ambizioso, si tratta di avere l’assoluta consapevolezza del nostro ruolo e dei nostri diritti, oltre che come difensori dei diritti medesimi.

Una corretta Educazione ai Diritti Umani deve favorire un processo di riflessione critica nell’individuo: di analisi, di ricerca sui propri comportamenti, atteggiamenti, modelli, sui propri diritti e su quelli degli altri, su sé stesso e sul mondo che lo circonda, ma è anche e soprattutto un’educazione orientata all’azione, affinché la riflessione critica si trasformi poi in azione intenzionale dell’individuo per la promozione e la tutela dei Diritti Umani.

“[…] Il ruolo fondamentale dell’educazione ai diritti umani è rendere gli individui capaci di difendere i propri diritti e quelli degli altri. […] Significa – afferma il professor Antonio Papisca – partire dall’idea che i Diritti Umani non sono dei valori da contemplare, non sono un decalogo bello da proclamare […] sono urgenze esistenziali. Diciamo Diritti Umani quando ne hai davvero bisogno, quando sei nella sofferenza, quando sei sotto la pressione di un potere prevaricante, quando si è in una condizione di vita indigente. Allora i Diritti Umani sono soprattutto ciò che implicano in termini di impegno per la loro promozione e tutela. Umani, vuol dire che dobbiamo chiederci subito cosa posso e devo fare al momento, cosa devono fare le istituzioni, cosa possiamo fare noi come associazioni, come gruppi […]”.

Esperienze e metodologie esistenti di educazione ai diritti umani si basano sull’uso di pratiche partecipative e di apprendimento attivo.

In generale, i modelli esistenti di Educazione ai Diritti Umani dividono gli obiettivi della loro azione in tre aree principali: la promozione della consapevolezza e della comprensione dei Diritti Umani, affinché le persone sappiano riconoscere le violazioni dei Diritti Umani (knowledge-knowing); lo sviluppo delle competenze e delle abilità necessarie per la difesa dei Diritti Umani (abilità-saper fare);lo sviluppo di atteggiamenti al rispetto dei Diritti Umani, affinché le persone non violino volontariamente i diritti degli altri (atteggiamenti-saper essere).